
Il Laboratorio si occupa di nuovi approcci nell’ambito della sopralluoghistica medico-legale per l’analisi soprattutto di “scene” di rinvenimento di cadavere peculiari, in particolare con resti umani decomposti, scheletrizzati, cadaveri in acqua o carbonizzati, e dell’esecuzione di procedure specifiche legate al particolare ambiente di rinvenimento, ove sovente le condizioni del cadavere riducono il numero delle informazioni che possono essere ottenute tramite la mera indagine autoptica o il sopralluogo “standard”.
In tali casi risulta di particolare importanza il coordinamento di professionisti nei diversi contesti forensi allo scopo di adottare un approccio comprensivo di ogni possibilità di interazione fra il cadavere e l’ambiente circostante.



L’applicazione delle scienze afferenti (eg. botanica, geologia, entomologia)
e di un approccio multidisciplinare è pertanto vitale per rispondere
ai quesiti posti dall’autorità giudiziaria.
L’intervento richiede spesso la repertazione di elementi di natura entomologica, botanica e geologica allo scopo di trarre informazioni sull’epoca della morte e su eventuali spostamenti e modificazioni
subiti dal corpo dopo il decesso.
Le analisi entomologiche consentono di dedurre la successione
di colonizzazioni del cadavere ad opera degli insetti, e pertanto di definire una stima dell’epoca della morte e di trarre informazioni su eventuali spostamenti subiti dal cadavere.


I rilievi botanici consentono di verificare spostamenti del cadavere
da altri siti geografici, nonché di stimare l’epoca della morte tramite lo studio della vegetazione e dei tempi di sviluppo delle diverse specie.
Inoltre l’esecuzione di test su campioni di natura geologica permette
di ottenere dati sulla permanenza del cadavere sul luogo
e sulle modalità di decomposizione.
Sulla “scena del crimine” il Laboratorio utilizza inoltre metodiche di acquisizione tridimensionale dell’immagine tramite laser scanner 3D che consente la registrazione fedele dell’ambiente e del cadavere, e di effettuare misure metriche a distanza di tempo dagli eventi.


Tali tipi di indagine sono applicabili non solo nel caso di rinvenimento di resti umani in contesti naturali, ma anche in luoghi chiusi.
Il LABANOF ha sviluppato particolari tecniche di rilievo ambientale nel contesto di alcuni progetti di ricerca specificatamente volti agli aspetti di registrazione fedele degli ambienti nell’ambito della sopralluoghistica che vanno dal cadavere in toto a dettagli ambientali quale la documentazione di tracce ematiche.
Il Laboratorio si avvale a questo proposito di esperti in materia naturalistica e ingegneristica nei casi specifici (cfr sezione collaboratori).


Un discorso particolare riguarda i cadaveri carbonizzati, rinvenuti all’interno di locali incendiati, o in vetture, spesso con il fine di occultare con il fuoco le lesioni cutanee ed ossee e rendere irriconoscibile il soggetto visivamente.
Si tratta di casi complessi, ove la fragilità dei segmenti corporei carbonizzati richiede particolare cautela nel recupero, ed in cui è necessaria un’attività di raccolta dei frammenti ossei presenti nell’ambiente.
Per tali motivi l’attività di sopralluoghistica richiede organizzazione ed accuratezza allo scopo di non perdere gli elementi residui utili per fornire risposte sull’identificazione e sulla causa e modalità di morte.


L’attività di recupero di resti umani carbonizzati si realizza attraverso un esame dettagliato dell’area in cui è stato rinvenuto il corpo, seguito da una precisa documentazione della posizione dei singoli frammenti rinvenuti e dalla raccolta dei resti pertinenti.
Spesso le Autorità non sanno che anche a seguito di ore e ore di combustione del cadavere di un uomo di corporatura media rimangono comunque circa 2kg di materiale osseo. Tale materiale, seppur esiguo, va ricercato tramite manovre di setacciatura del terreno al fine di recuperare ogni singolo frammento, talvolta delle dimensioni di pochi cm, che potrà riportare segni importanti per l’identificazione (protesi dentarie) o per la causa di morte (frammenti di proiettile o di osso leso).


BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Tra le nostre pubblicazioni di ricerca e accademiche più importanti
segnaliamo:
1 - C.Cattaneo, M.Grandi - Guida allo studio dei resti umani (Testo atlante, Ed. Monduzzi, Bologna, 2004, pp. 59-82)
2 - C.Cattaneo - Forensic anthropology and archaeology: perspectives from Italy. (in Blau S, Ubelaker D, Forensic Anthropology, CRC Press, Walnut Creek, California, 2008)
3 - S Vanin, L Caenazzo, A Arseni, G Cecchetto, C Cattaneo, M Turchetto - Records of Chrysoma Albiceps in Northern Italy: an ecological and forensic perspective. (2009, Memorias do Institut Osvaldo

Cruz, 104(4):555-7)
4 - G Sansoni, C Cattaneo, M Trebeschi, D Gibelli, D Porta, M Picozzi - Scene of crime analysis by a 3D Optical Digitizer: a useful perspective for forensic science. (2009, Am J Forensic Med Pathol, 2009;54(3):540-5)
5 - C Cattaneo, G. Sansoni, M. Maldarella, M. Trebeschi, D. Porta, P. Poppa, M. Picozzi - Acquisizione della scena del crimine con un digitalizzatore ottico 3D: nuove prospettive per le scienze forensi. (2008, Minerva Med Leg 128 (1), 31-38 )
