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Lo studio del corpo fornisce gli strumenti per rivelare torture e violazione dei diritti, restituendo anche l'identità
Sempre di più grazie alla collaborazione con Agenzie umanitarie quale ICRC (International Committee of the Red Cross), Terres des Hommes, Save the Children, fondazione Isacchi Samaja Onlus, il Labanof ha intrapreso l’applicazione delle scienze forensi e della medicina legale in ambito umanitario. Negli ultimi anni, i massivi fenomeni migratori, generatisi anche da eventi politici e sociali che hanno percorso Africa e Medioriente in particolare, hanno portato popolazioni intere a cercare un nuovo futuro in Europa. L’Italia è coinvolta in prima linea da questo fenomeno. Per questo motivo il LABANOF, in collaborazione con alcune istituzioni, sta portando avanti progetti sia per il riconoscimento dei deceduti in mare sia per l'assistenza medico-legale a richiedenti asilo vittime di torture e l'accertamento dell'età biologica su minori stranieri non accompagnati.
I nostri progetti
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MINORI NON ACCOMPAGNATILa scienza per il diritto dei minori stranieri
In via Zendrini, da fine 2019 è stato aperto dal Comune di Milano un centro per minori stranieri non accompagnati, unico nel suo genere, dove il Labanof ha un ambulatorio medico-legale e antropologico, dotato anche di apparecchiatura radiografica, per valutare età e lesioni sui minori stranieri non accompagnati, insieme a psicologi, educatori, assistenti sociali, neuropsichiatri infantili.
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Dead MigrantsLa scienza per dare un nome
Nel caso dei migranti morti e non identificati, il laboratorio si occupa di studiare insieme a scienziati, costituzionalisti e agenzie umanitarie percorsi innovativi che permettano di identificare i resti delle vittime anche tramite la ricerca dei famigliari. Per UCPS il LABANOF raccoglie i dati post mortem dai vari naufragi italiani per compararli con quelli che arrivano sugli scomparsi. -
Il Barcone18 aprile 2015
Sempre per conto di UCPS, è in corso dal 2015 lo studio delle quasi mille vittime di questo naufragio, ai fini identificativi, con la collaborazione di 13 università italiane. In parallelo è in corso un processo di valorizzazione e divulgazione di questa missione tutta italiana (con Marina Militare, Vigili del Fuoco, Procure, Prefetture e molti altri) ai fini di far conoscere la più grande tragedia del Mediterranneo. -
Richiedenti asiloRichiedenti Asilo
La medicina legale umanitaria cerca di interpretare i segni di tortura e maltrattamento. Presso la nostra struttura, vengono visitati i richiedenti asilo, vittime di queste violazioni, e vengono studiati insieme ad altri clinici strumenti diagnostici sempre più utili.
Un morto senza nome è una storia senza fine