ETà, IMPUTABILITà, ADOZIONI
Il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense si occupa da diversi anni di stima dell’età biologica su soggetti viventi, campo in cui inoltre esegue attività di ricerca con la pubblicazione di diversi articoli scientifici.
La stima dell’età viene sempre più spesso richiesta dalle Autorità Giudiziarie per l’accertamento dell’imputabilità; tale incarico viene sovente affidata a professionisti privi delle necessarie basi della disciplina medico legale, che spesso forniscono una stima dell’età puntuale e priva di indicazioni relative all’errore da cui è affetto il risultato ottenuto.
La discussione dell’errore del risultato è cruciale, soprattutto se si considera che i soggetti di cui viene richiesta la stima dell’età sono nella maggior parte giovani adulti con un’età vicina ai 18 anni; in tali casi la stima dell’età soffre di inevitabili limiti di precisione derivanti dall’attenuarsi delle modificazioni corporee legate all’accrescimento scheletrico e dentario.
Si deve quindi procedere ad una valutazione, oltre che dell’età scheletrica e della maturazione sessuale (quest'ultima soltanto per valutare la presenza di patologie ormonali che possano inficiare il giudizio), anche ad una valutazione del grado di sviluppo dentario, ad esempio del terzo molare, l’ultimo elemento in fase di sviluppo nei soggetti in età di transizione all’età adulta.
Oltre alle comuni indagini per l’accertamento dell’età su minore, per la stima dell’età può essere effettuata anche una radiografia e TAC del torace per l’analisi del grado di fusione dell’estremità sternale della clavicola.
Spesso il Tribunale dei Minorenni dispone, ove non sia accertata l’età di minori adottati, la stima dell’età scheletrica e dentaria, affiancata ad una valutazione psicodinamica del soggetto da parte di neuropsichiatri infantili.
Il Laboratorio presta la propria opera nell’ambito delle procedure di adozione per l’accertamento dell’età dei minori, allo scopo di verificare i dati anagrafici eventualmente forniti dal Paese di origine e di inserire il bambino all’interno delle classi di scuola più adeguate al suo sviluppo.
In tale ambito, il Laboratorio effettua un procedimento di stima dell’età applicando le procedure suggerite dalla letteratura in ambito internazionale: si procede ad una visita clinica e valutazione di esame radiografico di mano e polso sinistro e ortopantomografia, sui quali vengono applicati i comuni metodi di stima dell’età basati sul grado di accrescimento scheletrico e dentario.
Il Laboratorio inoltre è impegnato nella ricerca di nuovi metodi per il miglioramento di quelli esistenti tramite studi di popolazione, e collabora con i reparti di psichiatria pediatrica per l’elaborazione di un giudizio articolato sull’età del soggetto che tenga conto anche degli aspetti cognitivi.
Sempre di più frequente riscontro sono inoltre i casi di stima dell’età su soggetti adulti, in genere effettuati su immigrati inizialmente nel nostro Paese senza documenti d’identità validi, e poi integrati nel contesto lavorativo, che richiedono una verifica della loro età per l’accertamento del raggiungimento dell’età pensionabile.
In tale campo il Laboratorio è impegnato nella ricerca e nel perfezionamento di metodi di stima applicabili all’età adulta: di particolare interesse risultano le procedure basate sullo studio del grado di riduzione della camera pulpare dei canini. Nel caso inoltre di soggetti femminili, è possibile effettuare studi di dosaggio ormonale allo scopo di ottenere informazioni sull’età dal soggetto dalla sua collocazione rispetto all’età menopausale.

PEDOPORNOGRAFIA
Il Laboratorio fornisce consulenza sulla questione dell’età di soggetti ritratti in immagini di natura pornografica per l’accertamento del reato di pornografia minorile, previsto qualora gli individui rappresentati abbiano un’età inferiore ai 18 anni; tali casi sono in costante aumento a fronte di una sostanziale assenza di metodi scientifici validati.
Attualmente le uniche indicazioni in merito all’età dei soggetti riprodotti in immagine deriva dall’analisi dei caratteri sessuali secondari in base alla stadiazione Tanner che tuttavia consiste in un metodo clinico, affetto da enorme variabilità etnica ed individuale dello sviluppo sessuale, e privo di utilità in ambito forense, come peraltro confermato dalla letteratura prevalente.
Nel campo dell’accertamento del reato di pornografia minorile è stata effettuata attività di ricerca con la pubblicazione di diversi studi ed un disegno di ricerca commissionato e sovvenzionato dall’Unione Europea, che ha visto una collaborazione decennale con l’Università di Dusseldorf e Vilnius, tesa allo sviluppo di un metodo di stima dell’età a partire dalle caratteristiche metriche facciali (“Development of a software for an automated identification of pornographic material as child pornography by age estimation based on on the facial proportions of the victims AGIS/2005/054”; “Automated age estimation and identification of juvenile victims on pedopornographic contents ISEC/2007/451”).
Il progetto mira all’individuazione di misure utili per la stima dell’età, applicabili sia in vivo che su immagini fotografiche, anche attraverso l’esecuzione di modelli tridimensionali tramite laser scanner; in tal modo sarà possibile sviluppare un primo database di modelli di volti, utile per lo studio delle modificazioni morfologiche facciali con l’accrescimento e per l’approfondimento delle strutture del volto utili a scopo identificativo. I risultati di tale studio contribuiranno a perfezionare anche il processo di stima dell’età da fotografie.
Inoltre la creazione di un database di misure facciali su una popolazione di minori consentirà in futuro di affinare le tecniche di face aging, che consistono nella modificazione delle fotografie di bambini scomparsi allo scopo di prevedere la morfologia facciale a distanza di anni, creando così identikit utili per la ricerca dei minori.
Si tratta di una procedura ancora priva di linee guida basate su un criterio scientificamente valido e che viene spesso lasciata alla discrezione artistica ed alla soggettività del singolo operatore.
Lo sviluppo dei progetti scientifici sopra descritti potrà fornire in futuro un contributo per colmare tale lacuna.